• Psicoanalisi

    L’esperienza analitica

    Da qualche mese ho modificato il mio modo di essere presente sul blog e su Twitter. Ho scritto meno, in realtà ho scritto di più anche se non ho pubblicato, ho cercato di selezionare gli articoli da leggere, ho silenziato più di una volta il telefono per evitare di essere interrotto durante le mie letture. E poi ho evitato di dire per forza la mia opinione su alcuni fatti che si sono gonfiati e sgonfiati nel giro di qualche ora, al massimo di qualche giorno. Ho cercato di limitare il più possibile le parole, sia lette che scritte, in quanto non mi sembravano altro che ripetizioni svuotate di senso. Non…

  • Psicoanalisi

    Credersi un (D)Io

    Nel centro commerciale erano presenti numerosi giovani, molti dei quali sicuramente minorenni. Stavo accompagnato un amico di Kampala, Uganda, all’interno di uno di questi santuari del mondo occidentale: luci, scritte, musica, persone che si muovevano con sacchetti in una mano e smartphone nell’altra. Il mio amico era leggermente frastornato, si guardava attorno con stupore e qualcosa di simile all’ammirazione. La sua espressione cominciò a cambiare  quando vide due ragazzine accendersi una sigaretta. Dopo un po’ di esitazione mi chiese: “Da voi i minorenni possono fumare?”. Io gli risposi di no, che la vendita e il consumo di sigarette sono vietate ai minori di anni di 18. Lui continuò a fissarle…

  • Genitori e figli,  Psicoanalisi

    Il tempo perduto del padre

    C’era una volta, qualche decennio fa, una classe di liceo che si alzava in piedi quando il professore entrava in classe. Quegli stessi alunni, tornati a casa, ascoltavano con rispetto i genitori e non rispondevano loro quando venivano criticati. Mai si sarebbero sognati di insultare il proprio padre. La Legge non era messa in discussione ed era il punto da cui partire. Il racconto di questo tempo mitico, dove la Regola regnava sulla vita delle persone creando anche molta sofferenza, è molto attuale. Quando si parla dei giovani contemporanei, infatti, si sente spesso dire che sono senza regole, senza valori, senza ideali e senza Padri. Di fronte alle difficoltà educative…

  • Adolescenza

    iLove – l'amore ai tempi del web

    “Sei sempre single o solo?”. Allora ricordati che “ogni incontro può cambiare la tua vita”. Lovoo, Tinder e altre app di incontri puntano, almeno a livello pubblicitario, sulla voglia di libertà, di trovare il grande amore, quello che può cambiare il senso della vita di una persona. Prendiamo ad esempio questo video di presentazione dell’app: belle ragazze, vacanze e sguardi incrociati che solo grazie a Tinder si potranno trasformare in un’incontro all’ombra dell’Empire State Building. [vimeo 84069532 w=500 h=281] La realtà, come spesso capita, sembra però essere un po’ differente. Scarico l’app, creo il mio profilo, cerco nella mia zona persone interessanti, inizio a chattare con loro e magari le…

  • Psicoanalisi

    Perchè la guerra?

    Qualche anno fa, quando ancora ero studente di psicologia, ad un convegno di psicoanalisi era stata posta questa domanda ad un relatore: “Perchè chiedere a uno psicoanalista un parere sui fatti di attualità? Voi non state sempre chiusi nelle vostre stanze?”. Lo psicoanalista francese aveva sorriso e poi si era limitato a rispondere: “Sul lettino le persone parlano della loro vita e, dunque, anche della società in cui vivono”. All’epoca non capii che cosa intendesse dire questo psicoanalista di cui non ricordo il nome, mi limitai ad ascoltare la sala che rumoreggiava nel commentare questa risposta. Molti pazienti in queste settimane mi hanno parlato dei fatti capitati a Parigi. A…

  • Sul sociale

    Internet in Africa

    Più di un volta, durante questo periodo in Africa, mi sono chiesto se stessimo vivendo nel 2014. Le strade non asfaltate, i villaggi di case di fango, l’assenza di acqua corrente, i bagni costruiti facendo un buco nel terreno…anche a Kampala, se pur le differenze con il resto dell’Uganda si notano, la situazione non è poi così diversa. Per esempio, quando piove (e lo fa abbastanza spesso…), l’unica cosa che si può fare è fermarsi ed aspettare. Le strade, non tutte asfaltate e piene di buche, diventano dei fiumi di fango e anche se con un ombrello si può pensare di coprirsi la testa non è possibile evitare di trovarsi…

  • Sul sociale

    Gli Street Children di Kampala

    A Kampala ci sono numerosi ragazzini che vivono in strada senza genitori. Hanno dai 4 ai 17 anni e si sono allontanati da casa per diverse ragioni. Alcuni sono stati abbandonati, altri sono stati invitati ad andarsene per ragioni di povertà o sono scappati perché non sopportavano più le violenze domestiche…le loro storie sono varie ma il filo conduttore è che tutti loro vivono giorno e notte per strada. Uno di loro, che ha poi fondato un’associazione che lavora proprio con gli street children,  mi ha raccontato la sua storia. Quando aveva 10 anni suo padre si era risposato e lui non sopportava la nuova moglie del padre e i…

  • Sul sociale

    Il tempo, l’organizzazione e la prevenzione. Concetti qui inutilizzabili

    Secondo alcuni ugandesi il problema del loro paese è la mancanza dell’inverno. Con l’arrivo del freddo, infatti, le persone sono obbligate ad organizzarsi: bisogna avere legna in abbondanza per cucinare e riscaldarsi, provviste di cibo, ripari per gli animali…Non si può vivere alla giornata, bisogna organizzare il lavoro e la vita quotidiana in funzione delle stagioni. In Uganda, invece, la popolazione si è abituata ad avere sempre a disposizione tutto ciò di cui necessita e non ha pertanto alcun motivo per doversi organizzare. Il freddo, con tutto ciò che questo significa, non arriva mai e la terra è sempre pronta a offrire i suoi frutti, in qualunque giorno dell’anno. Non credo che…

  • Sul sociale

    Il saluto e la scoperta dell'Altro

    In Uganda non puoi iniziare a parlare con qualcuno se prima non gli chiedi “come stai?”. Ci metto un po’ ad abituarmi perché questa regola vale per tutte le persone e in ogni momento della giornata. La risposta è quasi sempre la stessa, ovvero “io sto bene e tu?”, ma se non chiedi al tuo interlocutore come sta prima di rivolgerti a lui il rischio che si offenda è molto alto. Quando si saluta e basta può capitare che l’altro ti risponda “sto bene”, sottolineando così la mancata domanda. Curioso questo modo di iniziare la relazione tra persone. I primi giorni in cui mi trovavo qui avevo la sensazione di…

  • Sul sociale

    L'acqua e le numerose sfumature del cambiamento

    Il giallo, in Uganda, è il colore dell’acqua. Gialle, infatti, sono le taniche che le persone utilizzano per trasportare l’acqua dal pozzo o dal fiume a casa. Quando cammini per le strade dell’Uganda non puoi non accorgerti del giallo. A Kampala, la capitale, è un po’ diverso. Molte più case hanno l’acqua corrente e sono meno le persone che girano con le taniche. Ma appena fuori dalla città, lungo le strade, la gente cammina portando l’acqua nelle taniche sulla testa, sulle bici, sui boda-boda (motociclette che funzionano come dei taxi), o più semplicemente in mano. Donne, bambini, uomini…tutti sembrano trasportare l’acqua qui. Se vuoi sapere dove si trova il pozzo…