Sul sociale

  • Recensioni,  Sul sociale

    Il razzismo è senza senso, senza logica, senza un perché.

    Questo libro ti entra dentro per la sua attualità. Non è più il tempo di rallegrasi per le conquiste del secolo scorso ma di mettersi in moto per fare in modo che quelle conquiste di umanità non vengano spazzate via. Il razzismo è senza senso, senza logica, senza un perché. Alcune mie riflessioni a partire dal libro I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead. «Fiori? Perchè?» gli avrebbe chiesto. Perché sei tutto il mondo libero. I ragazzi della Nickel, Colson Whitehead Forse lo riassumerei così il libro di Colson Whitehead. Usando le parole che Elwood immagina di rivolgere a sua moglie. Sei tutto il mondo libero. Di una bellezza disarmante.…

  • Adolescenza,  Sul sociale

    Mi spiace molto. Ma non è possibile fare a meno dei giovani

    I giovani scendono di nuovo in piazza in tutto il mondo. Manifestano contro il cambiamento climatico, contro il mondo degli adulti che continua a non prendersi le dovute responsabilità. Ma combattono anche contro il futuro che hanno in mente gli adulti. Un futuro che non è futuro. Un futuro morto. Non mi fanno paura i giovani, mi fanno paura gli adulti scrive Paolo di Paolo nella prefazione di I giovani non sono una minaccia. E ha ragione. Il problema dei giovani sono gli adulti. Incapaci di assumersi le proprie responsabilità. Incapaci di compiere delle azioni per salvare una terra sempre più malata. Incapaci persino di sostenere il peso di una…

  • Psicoanalisi,  Sul sociale

    Sul razzismo e sulla diseguaglianza economica

    Diciamoci la verità. La meritocrazia è una bugia che ci raccontiamo per continuare a non prendere con serietà la diseguaglianza economica presente all’interno delle nostre società. E se non lavoriamo per affrontare il problema della diseguaglianza economica tra le persone, saremo sempre più razzisti e sovranisti. Ho letto che la vittoria ai campionati del mondo della Francia ha scatenato un po’ di razzismo sui social. C’è chi dice che ad aver vinto i mondiali è stata l’Africa e non la Francia. A parte il fatto che la vittoria “dell’Africa” sarebbe una notizia bellissima, ormai non mi stupisco più. Ho (quasi) smesso di arrabbiarmi leggendo i post di Salvini, Di Maio…

  • Psicoanalisi,  Sul sociale

    Come cura la psicoanalisi?

    Da una riflessione con un collega è nata questa domanda: come cura la psicoanalisi? Soprattutto, c’è qualcosa di più incasinato della realtà umana? In questi giorni mi sono confrontato con un collega sul senso della psicoanalisi e, più nel dettaglio, su come dobbiamo intendere la cura. La clinica, ci dicevamo, richiede sempre di aspettare il tempo dell’Altro. Ma nella società attuale, frenetica, affamata di risposte e bulimica, questo tempo sembra sempre mancare. Per questo oggi assistiamo alla vittoria di tutte quelle teorie che propongono una risposta al problema, che sostengono di far risparmiare tempo, di essere subito efficaci nella lotta al sintomo (forse perché non hanno ben compreso che cosa…

  • Riflessioni
    Psicoanalisi,  Sul sociale

    La cibernetica e Lacan

    9 Febbraio 1955. Lacan sta tenendo la decima lezione del suo secondo seminario, intitolato L’io nella teoria di Freud e nella tecnica della psicoanalisi. Il seminario è molto bello, interessante sotto innumerevoli punti di vista. Lacan riprende Freud passo passo, chiede di leggerlo con attenzione, di non precipitarsi a voler capire e interpretare quello che Freud, molto semplicemente, non dice (cosa che Lacan continuamente critica agli psicoanalisti post-freudiani). All’interno di questa lezione, ad un certo punto, c’è un passaggio sulla cibernetica che trovo molto attuale e che proverò a riprendere e commentare. Lacan sta parlando di alcuni schemi che Freud ha utilizzato per provare a spiegare l’apparato psichico e, a…

  • Sul sociale

    Alcune riflessioni sul Fertility Day (scusate il ritardo)

    Ho deciso di aspettare qualche giorno, di prendermi quel tempo per comprendere di cui parla Lacan nel suo scritto Il tempo logico, prima di provare a focalizzare alcune questioni che la recente polemica sul fertility day ha scatenato. La prima ha a che fare con la privatizzazione dei figli. Come scrissi tempo fa, quando venne a trovarmi un amico africano mi trovai di fronte ad un bel dilemma. Eravamo in un centro commerciale e lui notò che alcuni ragazzi minorenni stavano fumando. Mi chiese se in Italia era consentito ai giovani fumare e quando gli dissi di no mi rispose che dovevamo andare a dirgli di spegnere le sigarette. Ovviamente…

  • Sul sociale

    L'abbaglio delle relazioni intelligenti

    Possibile che nessuno avesse ancora pensato di inserire un ricevitore GPS all’interno di un paio di scarpe da bambino? No, e in effetti qualche giorno fa ho avuto la fortuna di incontrare l’amore intelligente, ovvero un paio di scarpe dotate di GPS che, una volta scaricata l’app, danno al genitore l’esatta locazione del figlio. Ma l’app non si limita a questa funzione e può mandarci una notifica nel caso il nostro piccolo si allontani troppo dal recinto che noi abbiamo impostato. E cosa succede se il bambino si toglie le scarpe per cercare di imbrogliare il genitore e scavalcare il cancello digitale? Niente paura, arriverà immediatamente un Alert sul telefono…

  • Sul sociale

    Internet in Africa

    Più di un volta, durante questo periodo in Africa, mi sono chiesto se stessimo vivendo nel 2014. Le strade non asfaltate, i villaggi di case di fango, l’assenza di acqua corrente, i bagni costruiti facendo un buco nel terreno…anche a Kampala, se pur le differenze con il resto dell’Uganda si notano, la situazione non è poi così diversa. Per esempio, quando piove (e lo fa abbastanza spesso…), l’unica cosa che si può fare è fermarsi ed aspettare. Le strade, non tutte asfaltate e piene di buche, diventano dei fiumi di fango e anche se con un ombrello si può pensare di coprirsi la testa non è possibile evitare di trovarsi…

  • Sul sociale

    Gli Street Children di Kampala

    A Kampala ci sono numerosi ragazzini che vivono in strada senza genitori. Hanno dai 4 ai 17 anni e si sono allontanati da casa per diverse ragioni. Alcuni sono stati abbandonati, altri sono stati invitati ad andarsene per ragioni di povertà o sono scappati perché non sopportavano più le violenze domestiche…le loro storie sono varie ma il filo conduttore è che tutti loro vivono giorno e notte per strada. Uno di loro, che ha poi fondato un’associazione che lavora proprio con gli street children,  mi ha raccontato la sua storia. Quando aveva 10 anni suo padre si era risposato e lui non sopportava la nuova moglie del padre e i…

  • Sul sociale

    Il tempo, l’organizzazione e la prevenzione. Concetti qui inutilizzabili

    Secondo alcuni ugandesi il problema del loro paese è la mancanza dell’inverno. Con l’arrivo del freddo, infatti, le persone sono obbligate ad organizzarsi: bisogna avere legna in abbondanza per cucinare e riscaldarsi, provviste di cibo, ripari per gli animali…Non si può vivere alla giornata, bisogna organizzare il lavoro e la vita quotidiana in funzione delle stagioni. In Uganda, invece, la popolazione si è abituata ad avere sempre a disposizione tutto ciò di cui necessita e non ha pertanto alcun motivo per doversi organizzare. Il freddo, con tutto ciò che questo significa, non arriva mai e la terra è sempre pronta a offrire i suoi frutti, in qualunque giorno dell’anno. Non credo che…