Adolescenza
"L'adolescenza non è una patologia, è il momento in cui qualcosa ha inizio. L'identità, le relazioni, gli amori, le passioni iniziano durante l'adolescenza. E, ahimè, tutti gli inizi contengono in sé qualche elemento di separazione, un momento di rottura con il passato, una scoperta che cambia l'ordine delle cose. Per questo motivo l'adolescenza è un tempo complicato" - I giovani non sono una minaccia, (2019) Rossetti A.
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Voi siete il fuoco
Non so se sia stata la pandemia o l’inizio della scuola primaria di mio figlio, ma sentivo una fortissima necessità di leggere un bel libro sulla scuola. Un testo che potesse aiutarmi a fare ordine, a portare chiarezza. Perché sulla scuola ognuno dice la sua e alla fine il risultato è che non si capisce più bene che cosa sia la scuola. Dove stia andando e, soprattutto, perché. Ma una società che smarrisce il senso della sua scuola e che smette di interrogarsi su alcune questioni cruciali che la abitano, non può andare molto lontano. Dietro quei banchi, tutti i giorni, non siedono solo i nostri rispettivi figli ma i…
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Giovani e riti: la crisi identitaria e la perenne nostalgia per il passato
Questo articolo è stato pubblicato su Transiti Magazine il 19 Aprile 2021 all’interno della rubrica Giovani d’oggi Avvertenza: “Il presente saggio non è animato dallo struggente desiderio di un ritorno ai riti”. Così scrive il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han nelle prime pagine del suo saggio La scomparsa dei riti. Una topologia del presente. Potrei dire lo stesso anche io: “Il presente articolo non è animato dallo struggente desiderio di un ritorno ai riti” o dalla nostalgia per il tempo passato. Al contrario, desidero interrogarmi sulla scomparsa o meno dei riti nella nostra società e sull’effetto che tutto questo può avere sui ragazzi. I riti, azioni simboliche Prima di tutto, una definizione: i riti sono…
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Le difficoltà nel parlare della salute dei ragazzi
Questo articolo è stato pubblicato su Transiti Magazine il 5 Aprile 2021 all’interno della rubrica Giovani d’oggi Qualche giorno fa, durante una seduta di psicoterapia, un ragazzo diciassettenne mi ha raccontato di non poterne più del Covid e della zona rossa. Lui è uno di quelli che ha rispettato e rispetta le regole, che esce di casa solo per validi motivi e che quindi passa le sue giornate in camera. Ma adesso non ne può più, è molto stanco. Della scuola in epoca Covid, del non stare con gli amici, dell’ansia di essere fermato dalla polizia quando si concede qualche strappo alla regola. La cosa che più lo fa arrabbiare, mi dice, è che…
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Seduti fuori dalla scuola
Gli studenti che seguono le lezioni di fronte alle loro scuole chiuse sono scomodi. Con rispetto, costanza e tenacia ci stanno dicendo che la scuola non può essere sempre l’ultimo dei pensieri di chi ci governa. Durante la prima ondata sono stati in silenzio, hanno accettato le regole, si sono fidati e affidati. Gli è stato detto, sarebbe più corretto dire promesso, che la scuola sarebbe rimasta aperta perché ci si sarebbe finalmente presi cura del suo stato di malattia che dura da diversi anni. Ma così non è andata. E non si può chiedere loro di restare, nuovamente, in silenzio perché non riusciamo ad ascoltarli. In Tutti a casa…
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Un vuoto angosciante che parla a tutti noi
Alcuni libri scavano nel profondo, non ti lasciano in pace e in qualche modo diventano un’ossessione. Ci pensi durante il giorno mentre stai facendo altro oppure la sera, dopo averlo chiuso sul comodino. La tua testa è ancora là, dentro quelle pagine, non vuole uscire. Ripensi a quanto letto, ti interroghi su come sia stato possibile, vorresti trovare quelle risposte che invece faticano ad arrivare. La città dei vivi di Nicola Lagioia è uno di questi. Lo dico subito, mi ha profondamente turbato. Ma nello stesso tempo mi ha dato modo di riflettere sulla condizione umana. Per questo gliene sono grato, non credo sia stato un libro facile da scrivere.…
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Dare voce ai ragazzi
Riflettevo questa mattina su un’espressione che ha usato la mamma di una delle ragazze presenti nel libro per ringraziarmi. “Grazie per avere dato voce ai nostri ragazzi!”. Dare voce. Un’espressione che trovo bellissima. Intanto perché al centro c’è la voce, ovvero il timbro singolare della vita di tutti noi. Ciò che ci differenzia e ci rende unici. E poi perché in quel “dare” si trova secondo me il compito di ciascun adulto. Dare voce, permettere all’altro di esprimersi, di raccontare il suo punto di vista, di scoprirsi. Questo “dare voce” è anche problematico. Spesso, infatti, diamo voce ma solo a condizione che l’altro dica quello che noi ci aspettiamo di…
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L’adolescenza sospesa
Cosa resterà di questi giorni? Me lo chiedo spesso, ultimamente. Non ne posso fare a meno. Seduto sulla mia poltrona, ascolto le preoccupazioni delle persone che si mescolano, intrecciandosi, con la vita di tutti i giorni. Quella vita che, nonostante tutto, cerca di andare avanti. Un po’ come succede nel romanzo La strada di McCarthy (ne ho parlato qui). Un padre e un figlio che camminano in una terra distrutta, desolata, dove regna solo il nulla. Ma camminano, si affannano ad andare avanti, cercano di resistere. E a un certo punto il bambino ha paura di non farcela o forse non capisce il senso di quel camminare. Ce la caveremo?…
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Il lavoro con l’adolescente
Non troppi vicini ma neanche troppo lontani. Il lavoro con l’adolescente non è semplice, che si sia genitori, professori o psicoterapeuti. In questo articolo mi interrogo su come poter stare vicino ai ragazzi, evitando che si chiudano come delle chiocciole e aiutandoli a trovare la propria direzione. Da adolescente pensavo che da grande mi sarei occupato di adolescenza. Un pensiero curioso, dovuto probabilmente all’intensità dell’adolescenza stessa. Un periodo fatto di tante emozioni, in cui si ha la sensazione che qualcosa stia iniziando anche se non si capisce bene la direzione che si sta prendendo. Nel mio ultimo libro, I giovani non sono una minaccia, ho provato a non definirla in…
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L’amore in adolescenza
Pubblico l’intervento che ho tenuto davanti a 250 ragazzi di Pisa in occasione della giornata mondiale contro l’Aids. Ho parlato di amore in adolescenza. La prevenzione deve passare da tre parole: relazione, reciprocità, emozioni. Vorrei partire da due immagini. Ci troviamo a scuola, nell’intervallo e forse per la prima volta incrociamo lo sguardo di quella ragazza. Una scintilla, un brivido, un vuoto allo stomaco. Eppure quella ragazza è sempre stata lì, possibile che io non l’abbia mai vista. Da quell’istante ho la sensazione che qualcosa sarà cambiato per sempre. La seconda. Siamo al parco, dove andiamo tutti i giorni e dove quel giorno senza una reale spiegazione è arrivato anche…
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Quali sono i sintomi dell’adolescente. Come averne cura?
L’adolescenza è un periodo di forte cambiamento. Nulla è più come prima, tutto è in movimento. Il percorso di un adolescente può essere più o meno tortuoso a seconda di infinite variabili. Può succedere anche che si manifestino dei sintomi. Come aiutare il ragazzo, e l’adulto, a superarli? Cosa esprimo i sintomi dell’adolescente? Come averne cura? Arriva un momento, nella vita di una persona, in cui nulla è più come prima. Il corpo, le amicizie, gli interessi, i genitori. Ma anche i mobili della camera , i quadri appesi, i vestiti. Tutto cambia, nulla è più come prima. L’adolescenza si fa spazio, richiede attenzioni, mette in discussione tutto quanto. Nulla…