La vita dei bambini negli ambienti digitali
Uscirà tra una settimana, il 25 Gennaio, La vita dei bambini negli ambienti digitali (pubblicato da Edizioni Gruppo Abele). Un saggio a cui tengo molto, perché è proprio da qui che sono partito ormai diversi anni fa e perché sentivo l’urgenza di affrontare un tema di cui si parla ancora poco e male: il rapporto tra i bambini e il digitale.
Le tecnologie e i dispositivi digitali fanno parte delle nostre vite. Anche di quelle dei bambini. Ed è bene che sia così: l’utilizzo della rete e delle opportunità di conoscenza che ne derivano, purché in contesti controllati e privi di rischi, è un diritto al quale tutti i bambini e le bambine dovrebbero avere accesso. Il dibattito sulla bontà o meno delle tecnologie per i più piccoli si polarizza però con troppa facilità tra chi è pro e chi contro, e in questo modo viene meno quel sano confronto che potrebbe consentirci di fare un passo avanti nella direzione di una maggiore conoscenza e consapevolezza.
In questo libro ho voluto quindi indagare i modi con cui i bambini con un’età compresa tra 0 e 10 anni hanno accesso al digitale nelle loro vite, quali significati sono in grado di attribuirvi e quali no, e con quali conseguenze sul mondo delle relazioni e sullo sviluppo.
Ma non solo. Parlando di bambini non potevo non scrivere dei comportamenti dei genitori, di come veicolano e usano il digitale in famiglia. Un capitolo a cui tengo particolarmente è quello relativo allo sharenting, perché i bambini sono sempre più spesso anche i protagonisti del racconto che i loro stessi genitori portano quotidianamente in scena sui vari social. Ma fino a che punto è corretto che gli adulti condividano pubblicamente le storie dei figli? Perché un bambino deve diventare un contenuto come tanti, che scorre sulle bacheche di tutti noi, perfetti sconosciuti? Una domanda scomoda, ma sempre più necessaria per evitare di normalizzare un comportamento pieno di criticità e rischi.
A farmi da guida lungo queste pagine il Commento generale n. 25, “Sui diritti dei minorenni in relazione all’ambiente digitale”, pubblicato dalle Nazioni Unite nel febbraio 2021. Parlare di diritti è infatti il primo passo per riconoscere una realtà che spesso preferiamo non vedere: i bambini sono già immersi nel digitale.
Spetta a noi adulti fare loro da guida.
Il libro sarà disponibile in tutte le librerie oppure online (qui il sito dell’editore https://edizionigruppoabele.it/prodotto/la-vita-dei-bambini-negli-ambienti-digitali/)