Nasci, cresci e posta. I social network sono pieni di bambini: chi li protegge?

I social network sono pieni di bambini: chi li protegge?
Nasci, cresci e Posta (2017)

“Sui social network esistono degli spazi non presidiati da adulti, sui quali i bambini sono liberi di muoversi in completa libertà e i gestori di piattaforme possono ottenere dati e informazioni su di loro senza passare per le leggi a tutela dei minori. E questo accade perché i bambini sono un target molto facile da colpire in termini di marketing.

Per crescere in un contesto del genere è necessario che i bambini imparino a parlare prima che a utilizzare le emoji, che provino a esprimere i propri sentimenti di fronte a un altro essere umano senza utilizzare uno smartphone, che riescano a distinguere un palcoscenico dalla vita reale, e per tutto questo, che piaccia o no, serve la testimonianza vera, e per questo anche imperfetta, di un adulto.”

Questo libro andrebbe letto per cercare di recuperare ciò che ci manca nella comprensione di come il panorama tecnologico sia cambiato coinvolgendo le nuove generazioni. Conoscere a fondo la tecnologia serve non solo a colmare un gap informatico, ma anche a interpretare correttamente e collocare al giusto posto i nuovi fenomeni comportamentali che ruotano at- torno alla vita quotidiana dei minori sui social network, e questo attraverso una visione critica che non sia ostile per principio a tutti questi fenomeni, ma che cerchi di comprendere come molti dei fattori contenuti in essi siano ormai parte della quotidianità dei più giovani, siano il loro modo di “essere” e di “esserci” nella società. Sono da tempo convinto che prima, e accanto, a un’opera di educazione civica digitale, che da anni si domanda venga introdotta nelle scuole, sia necessaria una nuova opera di educazione civica “tradizionale”, di ritorno alla legalità e al suo insegnamento. I problemi sociali vengono, infatti, prima dei problemi tecnologici, e molte questioni emerse sui social e sulle reti potrebbero essere risolte operando alla base.

Dalla prefazione di Giovanni Ziccardi

 

PRESENTAZIONI

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Simone Cosimi e Alberto Rossetti (foto di Nicola Gronchi)

PARLANO DEL LIBRO